Spesso noi tutti siamo portati a credere che il raggiungimento della felicità sia legato al soddisfacimento dei nostri desideri. Ma è davvero così?
Il seguente video tratto dal film "The Life of Davide Gale", ci porta a riflettere su questo ricorrente dilemma che caratterizza l'animo umano.



"Nel momento in cui otteniamo quello che cerchiamo non lo vogliamo. Non è quella cosa che noi vogliamo ma soltanto la fantasia di quella cosa! Quindi il desiderio alimenta solo fantasie utopistiche." Queste le frasi decisamente significative che escono dalla bocca del protagonista, l'attore Kevin Spacey .
Bè, personalmente non posso che condividere questo pensiero. E' qualcosa che mi capita puntualmente, ogni volta che riesco a soddisfare un mio desiderio. Costantemente, dopo alcuni momenti di euforia, l'oggetto del desiderio perde di importanza e quell'eccitazione che si manifestava dentro di me al solo pensiero di possederlo si dissolve come neve al sole.
Gli esempi sono tantissimi ed è sempre così. Si può trattare dell'acquisto di un capo di abbigliamento, del tablet di ultima tecnologia, di un'auto, persino di una casa. Come dice Pascal: "Noi siamo veramente felici solo quando sogniamo ad occhi aperti la futura felicità".
Il filosofo Schopenhauer, dal canto suo, sosteneva che l'uomo è destinato all'infelicità proprio perche non fa altro che desiderare ciò che non può avere.
La visione di Schpenhauer è piuttosto pessimistica ma racchiude una verità evidente. Se continuiamo a lasciarci divorare dal desiderio, le nostre vite non possono che trasformarsi in stressanti corse ad ostacoli; non siamo più in grado di apprezzare il presente, ciò che realmente siamo, ma ci affanniamo in una continua ricerca di qualcosa che non esiste.
Personalmente, credo quindi che le nostre esistenze vadano vissute quanto più possibile nell'equilibrio; se proprio non possiamo evitare di desiderare cerchiamo almeno di capire che, nella maggior parte dei casi, il desiderio è un atto prettamente mentale di cui non dovremmo diventare schiavi.Se un desiderio pare cosumarci dall'interno e non ci lascia pace, è bene fermarci per osservare noi stessi in profondità; nella maggior parte dei casi questo sarà sufficiente per permetterci di vedere le cose da un'angolazione più equilibrata e per ritrovare la pace.
In ogni caso, una cosa è certa; noi tutti siamo eternamente in viaggio, eternamente in cambiamento e ciò che è importante, non è tanto il raggiungimento dell'obiettivo in sè ma la bellezza del viaggio, del cammino che ci troviamo a percorrere per raggiungere la meta. Una volta raggiunta, come potremmo accontentarci? La cosa desiderata, che sia un oggetto o una situazione non può essere il punto di arrivo perchè ciò che caratterizza la vita è proprio l'assenza di staticità, la propulsione continua che ci spinge verso il futuro. Perché alla fine, qualcosa di positivo c'è nel desiderio e cioè l' energia che spinge ogniuno di noi ad intrapredene un determinato cammino.
Perciò se non possiamo annullare i desideri, evitiamo di diventarne schiavi passivi; soprattutto cerchiamo di considerarli per quello che sono, cioè molle, motori del nostro continuo essere in movimento.
Se così faremo, forse allora riusciremo a goderci il viaggio della vita in tutta la sua bellezza.


Copyright© 2012 consapevoli.net all rights reserved